Simone Corsini | Tecnico sospensioni per moto e auto da competizione
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Un 2018 tra gioie e dolori

il 2018 è stata una stagione di corse entusiasmante perche siamo stati vincenti in molti campionati dei quali seguivo.  Non è stato cosi però con il mio tema storico nel mondiale sbk e supersport dove al contrario è stato un anno molto sofferto e doloroso.

E' stato anche l'anno dove ho cominciato a lavorare con due team nella classe minore della supersport 300, il team Runnerbike con ktm390 nel campionato italiano e il team ParkinGO con le kawasaki 400 nel mondiale.

Entrambi esperienze bellissime perchè ho imparato velocemente i comportamenti delle moto e dei piloti e lottando e vincendo su tutti i circuiti mondiali e nazionali.  Con il team ParkinGo ho fatto un bel lavoro di sviluppo sulle moto migliorandole di gara in gara ma gia alla prima gara segnammo un strepitosa pole position dando quasi un secondo di distacco con Mika Perez al secondo. Abbiamo segnato varie pole positiion, prime file, un sacco di giri in testa, rimonte instancabili e podi in molti circuiti. Bellissimo il podio di Misano con i nostri tifosi. 

Ci siamo giocati la vittoria del campionato fino all'ultima curva (nel vero senso della parola) di Magny Cours che era l'ultima gara della stagione e abbaimo concluso secondi in classifica per un solo punto, punto perso proprio durante l'ultima gara a causa di mille sorpassi mozzafiato. quel unto però ce lo siamo giocati nella caduta ad Assen quando Perez era in testa.  Un grazie immenso a Mika Perez per la sua tenacia, velocità e soddisfazione data in questo 2018.

Per il secondo pilota Rovelli pur essendo veloce e lo ha dimostrato, purtroppo è incappato in tanti problemi tecnici che lo hanno messo in difficolta nella concentrazione e omogeneità di risultati.

Alla prima stagione delle supersport 300 nel campionato mondiale essere vice campione del mondo è stato una grande emozione e soddisfazione

Nel campionato italiano situazione simile a quella del mondiale, anzi ancora superiore. Bellissimo il team Runnerbike creato da amici motociclisti con una passione per le corse da anni, le ktm 390 e due piloti formidabili. Thomas Brianti e Doti Lee. Anche qua lavoro simile a quello fatto nel mondiale. Ho cominciato a fare uno sviluppo delle sospensioni da novembre 2017 che ci ha permesso di andare ai test di cartagena a febbraio 2018 con una moto già performante e più veloce di quella dell'anno prima di circa mezzo secondo. Ho rivisto e rifatto il movimento della forcella e del mono posteriore usando il materiale wp che gia avevano a disposizione. L'inizio dell'anno è stato senza parole e con una soddisfazione indescrivibile. Nelle prime 6 gare con Thomas Brianti abbiamo vinto 4 gare, e se non c'era una caduta e un guasto tecnico ne vincevamo 6 su 6. Doti invece pur essendo all'esordio era sempre nei primi dieci, quindi dimostrazione di un bel passo e costanza. Poi da li il, brusco cambio di regolamento che ci ha messo in ginocchio. Un enorme limitazione dei giri motore e peso ci ha mandato incredibilmente nelle retrovie. Ma la voglia del pilota e del team di ritornare nelle posizioni che contano ci ha permesso sul fine della stagione di tornare nelle prime posizioni

Nel campionato del mono SBK e SS con Goeleven invece ci son state molte delusioni.... e ci sono poche parole da spendere....Abbiamo iniziato con due piloti in ss, Micheal Canducci che si è infortunato subito in australia ed è stato costretto al ritiro, e Lachlan Epis che si è ritirato dopo poco per mancanza di risultati. Sostituti da Stange e Iturrioz, il primo, ragazzo tedesco giovane, esordiente in tutte le piste è cresciuto pista dopo pista fino a rientrare in alcune occasioni anche in superpole 2 e finire delle gare in buone posizioni dopo grandi lotte divertenti, purtroppo per iturrioz anche lui esordiente argentino ha fatto sempre molta più fatica facendo però una bel fine settinana proprio nella ggara di casa in argentina ma costretto ad una gara difficile per un problema tecnico.

Per Roman Ramos invece alti e bassi, casuati da una mancata messa a punto dell'elettronica che rendava la moto molto poco gestibile e noiosa da guidare. Roman che è sempre stato un gran lottatore e non si è mai tirato indietro, durante questo anno l'ho visto soffrire molto, dispiaceva molto anche a me vederlo cosi, ma eravamo un pò nelle mani di altri. Peccato, perche si sarebbe meritato la sua moto, invece era costretto sempre a ripetere che non si sentiva la sua moto....

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© Simone Corsini 2014