Simone Corsini | Tecnico sospensioni per moto e auto da competizione
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La vittoria nel World SBK!

L’anno 2020 chi lo dimenticherà…nessuno…un po' per il covid, il lockdown, l’ansia di non sapere cosi ci aspettava…il dispiacere nel vedere il reparto ospedaliero messo in ginocchio…ecc. anche io non lo dimenticherò, perché i test invernali e la prima gara australiana furono svolti come ci aspettavamo ma al rientro dall’Australia giunti a Doha non sapevamo neanche se saremmo rientrati a casa. Da quel giorno tutto è cambiato, se non tutto, tanto. Passata la bufera e ripreso il lavoro in pista cominciammo con i test sbk di Misano a giugno. Due giorni di lavoro, dove cominciavamo a pensare che avevamo qualcosa di grande da poterci giocare….in quei due giorni, tutti gli ingressi in pista miglioravamo i nostri tempi e il feeling moto-pilota. Quel tempo di 1,33,5 fatto con gomma da gara ci lasciò stupiti. Micheal Rinaldi e la nostra Ducati erano un tutt’uno. E quel video del giro di Misano aveva dell’incredibile. Sembrava di vedere la moto di un video gioco. Anche la stampa commentò quasi incredula e noi avevamo quella smania di tornare in pista perché sapevamo davvero di potere fare ciò. Il calendario storpiato e ridotto ad 8 gare totali compresa l’Australia non ci piaceva. Cominciammo a fine luglio con Jerez, Portimao, la doppia di Aragon, Barcellona, Magny cours, e l’Estoril. A Jerez in gara 2 ci trovammo subito sotto il podio con un quarto posto e primi degli indipendenti dopo che in gara uno avevamo fatto sesti e in spr undicesimi. Da questo quarto posto è stato sempre un crescendo. A Portimao nelle gare lunghe un quinto posto e un sesto posto, entrambi primi indipendenti ci stavano quasi stretti ma eravamo costantemente a lottare con quelli che contano in tutti i turni. Ancora eravamo un pelo in difficolta nella gara corta perché non eravamo velocissimi subito, ma nella gara lunga dopo metà gara cominciavamo ad essere quasi imbattibili. Cominciavamo a scoprire vari segreti del v4 e ad avere conferme su cose scoperte nell’anno precedente insieme a Laverty. Questo ci faceva fare la differenza durante i fine settimana di gara. Il feeling migliorava di giro in giro e anche noi nel box stavamo bene e ci divertivamo. Sapevamo cosa stavamo facendo, non ci veniva a caso o per caso.

A fine agosto arrivava la doppia di Aragon, la prima volta che correvamo due domeniche consecutive sullo stesso circuito. Nel primo fine settimana Micheal mise a segno un quarto e quinto posto entrambi primi indipendenti e un ottavo in gara corta….noi eravamo già contenti. Per noi era molto, eravamo più costanti delle due Ducati ufficiali. Poi dopo qualche giorno di riposo cominciava il secondo week end di Aragon. Già dal venerdì eravamo costantemente nella prima posizione. Eravamo euforici ma continuammo a lavorare e a cercare di migliorarsi. In superpole segnammo il secondo tempo. In gara 1 saremmo partiti dalla prima fila…è impressionante la prima fila in sbk, come anche nelle altre categorie, ma quando mi son girato, ho visto, Redding, Lowes, van der mark, chaz davies, tom sykes, Bautista….erano tutti dietro eccetto Rea. Quella gara 1 l’abbiamo vinta. Nessuno ce l’ha regalata. Siamo stati in testa abbiamo lottato con il 6 volte campione del mondo e siamo andati via…non abbiamo vinto perché sono caduti o ritirati, abbiamo vinto perché siamo stati i più forti. Quando Rinaldi e la nostra Ducati passarono sotto la bandiera a scacchi feci un urlo con mille lacrime….piangevo, piangevo e piangevo, non riuscivo a credere a cosa avevamo fatto. Quel pomeriggio ero stordito da tutto quello che succedeva intorno, foto, urli, cori, podi, tutto il paddock ci fece i complimenti, eccetto qualche piccolo invidioso. Mi arrivarono mille messaggi sul telefono…più di 300. Tutto fu indescrivibile. Un sogno di una vita che si avverava. Vincere una gara di sbk con la nostra moto, una moto diversa da tutte le altre. Non una moto ufficiale, una moto nostra. Per noi il campionato poteva finire in quel momento, invece d li venivano altri podi e altri primi indipendenti. Domenica di gara 2 ad Aragon segnammo un terzo e un secondo posto. Da li dopo due settimane andammo a Barcellona e dopo un venerdi difficile non avendo fatto i test e alcune mosse giuste sul setup della moto tornammo nelle posizioni che contano. In ogni ingresso in pista andavamo sempre più forte e in gara 2 ci potevamo giocare un'altra vittoria…sarebbe stata un'altra vittoria…sapevamo che Micheal e la nostra moto erano i piu veloci….purtroppo un guasto tecnico al motore dal terzo giro ci ha fatto stare col fiato sospeso fino all’ultimo ma al penultimo giro siamo stati costretti al ritiro. Capita, le corse sono anche questo. Magny cours e l’Estoril hanno confermato il nostro lavoro e le nostre posizioni coronando il risultato di primo team indipendente nel campionato 2020. Questo ha cambiato molte cose, una gran soddisfazione personale, una pagina in più da aggiungere al curriculum, il mio primo anno con le sospensioni Ohlins racing, e la considerazione di noi nell’ambiente Ducati e sbk che in pochi hanno.

Il campionato italiano purtroppo ho potuto seguirlo poco, perche i calendari molto ristretti, facevano si che nelle domeniche del mondiale sbk in italia si svolgessero le gare del campionato italiano. Nonostante tutto con il buon lavoro svolto nell’inverno e in due gare dove ero presente, sia nella categoria di Premoto3 con Liguori, Colombi, e Villani nel team Pasini racing, che nella Supersport 300 di De Gruttola e Marfurt con le Ktm del team runnerbike, è stato possibile fare podi, vittorie e belle gare dove si giocavano la vittoria fino all’ultima curva. Mentre ero su altri circuiti, le moto che seguo con grande passione, vincevano anche in italia. Senza dubbio è stato un anno vittorioso, molto vittorioso…e speriamo che si vada ancora a migliorare.

Nel campionato velocità in salita David Lignite vinceva l’ennesimo campionato italiano. Un forza che solo lui ha….50 anni e non sentirli. Il re di tutti i passi toscani e non solo tutti gli anni abbassa i tempi delle tappe degli anni precedenti, lui, che con la sua zx6r da come gliela consegno non tocca un click. Si concentra e guida. Complimenti David!

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© Simone Corsini 2014